CONTATTAMI
Julia Jones logo

Blog

Luisa Balsamo Week – Parte 2

Non è facile conciliare tutto senza lasciare qualcosa in sospeso, ma negli anni e con l’esperienza penso di esserci riuscita, magari non benissimo, ma sicuramente in maniera soddisfacente . I miei figli ormai sono abituati alle mie gare, si preoccupano, conoscono i miei avversari, studiano i percorsi che dovrò affrontare, vuoi magari perché il mio entusiasmo li coinvolge forse un po’ troppo e vuoi perché ormai si sentono coinvolti senza volerlo. A volte sono anche un po’ esigenti, un po’ severi nei giudizi. Sono troppo piccoli per riuscire a comprendere cosa c’è veramente dietro uno sforzo di una 100km o di una gara a tappe nel deserto. Vorrebbero la vittoria, come ogni piccolo sogna per il suo papà, ma, a parte che sono la loro mamma (e questo è già un po’ strano per loro) e poi non sempre si può fare risultato, spesso ci riesco, ma queste gare così lunghe sono un’incognita a tutti gli effetti. Inevitabilmente quando si vive con tanto entusiasmo quel che si fa, non si può non coinvolgere chi ci sta accanto, io ci sono riuscita anche se con un po’ di insistenza e forse con un pizzico di egoismo. Mi rendo conto che quando c’è un riscontro importante ai sacrifici che si fanno per raggiungere un obbiettivo, allora la gente (intesa in questo caso con i miei familiari) sopporta tutto, ti si stringe attorno con sincerità ed amicizia. Ma quasi mai giustifica tanti sacrifici e tanti sforzi per il raggiungimento di un obbiettivo poco prestigioso (per loro ovviamente) . Ed è allora che si deve far ricorso a tutte le armi che si hanno per far apprezzare quello che si fa. Ci sono riuscita. I miei sacrifici ed i miei sforzi sono costantemente gratificati dall’affetto della mia famiglia e dal coinvolgimento degli stessi.

Rispondi

*

captcha *