Aprile
Aprile è stato un mese dove ho dovuto mantenermi emotivamente in equilibrio, senza lasciare che i vari flussi energetici influenzasse troppo il mio umore o le mie intenzioni. Posso facilmente diventare una palla emotiva e non è sempre facile rimanere tranquilla. Con gli allenamenti mi sono sentita di fare due passi indietro e quattro in avanti. Sempre avanti comunque.
Ci sono stati giorni in cui ho dovuto programmare il mio stato d’animo in modo che l’angoscia che sentivo sullo stomaco non si trascinasse per più tempo. E’ facile farlo: Mi siedo tranquilla per circa dieci-quindici minuti, meditando su nulla per cancellare i mille pensieri che volano nella testa. Devo ammettere che la settimana scorsa sono arrivata ad un punto critico con un paio di lacrime versate. Stavo cercando un po’ di conforto da mio marito, per fortuna lui non ci stava! Eravamo sul divano con la televisione accesa con le notizie del terremoto in Nepal. Mi ha fatto vedere dove erano i problemi seri nel mondo e che qualsiasi problemuccio che io avessi era sicuramente risolvibile. Mi abbracciato dandomi un bacio ed è uscito fuori per annaffiare le piante in giardino. Un controllo rapido sulla mia (tranquilla) realtà. Mi ci sono voluti tre secondi per cambiare atteggiamento e muovermi (emotivamente) avanti.
La settimana scorsa sono andata a fare il rinnovo annuale dell’idoneità sportiva. Il centro dove vado utilizza lo spin bike per arrivare alla soglia anaerobica ed io impiego circa dieci minuti per fare tutto. La prova è andata bene, la dottoressa ha pure detto che sono allenata bene! Ma…per lei era arrivata il momento di vedere il mio soffio al cuore con un ecodoppler.
Ho da sempre questo “soffio” al cuore. Ad ogni esame lo sentono ma hanno sempre detto che tutto normale. Questa volta la dottoressa voleva essere sicura e con le cinquantacinque candelline che spegnerò ad ottobre un controllo in più è sempre meglio.
E’ venuto Piero con me e mentre il tecnico tracciava il cuore eravamo entrambi affascinati dall’immagine sullo schermo. Il mio cuore che batteva dal vivo! Si poteva vedere chiaramente gli atri e le valvole che aprivano e chiudevano. Il dottore ha detto che il piccolo riflusso (soffio) era tutto normale e che avevo un cuore in ottima salute. Ero sicura che fosse così ma mi sento più tranquilla a continuare gli allenamenti senza pensieri. Idoneità ottenuta!
LA SAGA SENZAFINE DEL GINOCCHIO: Siamo quasi alla fine! Sto lavorando molto sul rafforzamento dei piedi e caviglie, in particolare sul lato sinistro dove ho il problema con il ginocchio. La situazione sta migliorando, anche se ad un passo da lumaca. Lavoro con la pedana tutti giorni e indosso le Five Fingers quando vado in giro. A casa sono sempre scalza. Quando vado a correre Piero fa un taping inguardabile del ginocchio, ma sembra aiutare. Il perché dei cuoricini: ho scattato la foto piegandomi in avanti. Con il tape che strizzava la pelle sembravo Frankenstein.
Sto lavorando di nuovo con il metronomo e anche questo sembra aiutare. Ho una frequenza del passo innato molto lento e mi devo concentrare sempre per aumentarlo. L’anno scorso avevo proprio perso l’abitudine e ora sto cercando di tornare a livelli normali. Ci vuole tempo e pazienza. Sempre.
Sai bene il momento che sto attraversando e vorrei tanto avere la tua forza. Complimenti Julia!!
A.