Correndo con i vostri bambini
Molte donne che conosco (sì, proprio te!) usano la scusa dei figli per non fare attività fisica. Si lamentano che non hanno nessuno che li guarda, mi dicono che non vogliono usare quel tempo per sé e preferiscono fare qualcosa con i loro figli. Io invece ho sempre cercato di integrare i miei figli nella mia attività fisica.
Prima di avere i miei due figli mi chiedevo come avrei fatto per continuare a correre, nuotare, andare in bicicletta. Non ho nessun parente nella vicinanza e mio marito lavora quattro giorni alla settimana fuori città. Se qualcuna ha una scusa per non restare attiva, sono io! Ho dovuto usare la mia energia creativa e pensare a modi nuovi per arrivare ai miei obiettivi nella corsa e nel triathlon.
Quando erano appena nati passeggiavo con loro nel marsupio. Un paio di volte alla settimana aspettavo fino a quando dormivano per fare un po “corsa”. Dico “corsa” ma era più “muovendomi come posso e in modi diversi”. Creavo circuiti di esercizi in casa e in giardino. Correvo su e giù per le scale, con allunghi su 100 metri e poi di nuovo davanti alla culla per vedere se la bambina (dieci anni dopo, il bambino) dormiva ancora. Qualche volta mi concedevo il lusso di una babysitter o scambiavo tempo con un’altra madre. Le corse lunghe erano riservate per il weekend quando mio marito poteva stare con loro.
Una volta che erano in grado di sedersi è stato molto più facile perché potevo correre con loro nella Babyjogger. Mia figlia amava quel passeggino. Mi sono addirittura allenata per una maratona insieme a lei. Si guardava in giro, dormiva, mangiava biscotti…una favola. Con mio figlio dieci anni dopo tutto questo era impossibile. Potevo cronometrarlo: dopo appena 30 minuti voleva scendere ORA. Nessuna maratona per me quell’anno …
Con il passare degli anni e la loro crescita cercavo sempre modi diversi per inserirli negli allenamenti. Al parco mentre giocavano sulle altalene io correvo intorno, sempre con un occhio vigile. Portavo una palla per andare sui campi da calcio e quando toccava a me prenderla correvo come una matta. Creavo dei circuiti di esercizi dove anche loro potevano partecipare.
Quest’anno abbiamo fatto un enorme passo in avanti quando mio figlio di 7 anni ha finalmente imparato ad andare in bicicletta. Ha cominciato a seguirmi nelle mie uscite di corsa e siamo arrivati a fare 10km insieme. Sono momenti preziosi dove lui mi parla di ogni genere di argomento e se non sta andando troppo veloce, cerco di rispondergli…
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2 Comments
Come hai ragione…quante scuse!Ricordo ancora quella foto alla maratona di Venezia di una mamma pronta per la gara con due gemelli di 8 mesi nel passeggino.
Volere è potere…sempre!
Ciao Giulia,
che tu fossi una mamma e una donna speciale, l’avevo già intuito da tempo, ma questo tuo scritto mi da ulteriore conferma…Io adoro fortemente le donne in gamba, quelle dotate di quel quid in più che le rende fuori dal comune..e poi in questo mondo maschio bisogna essere così speciali per farli rosicare maggiormente..Tu sei una tra queste donne e saperti così mi da una carica in più per migliorare…
Ti abbraccio forte e un bacio dolce al piccolo EVAN..
Francesca(fidanzata di Mimmo Ricatti)
P.S.:Spero di vedervi presto!!!