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Elasticità negli allenamenti

La mia Domenica era tutta pianificata nella mia testa: mio marito era fuori per lavoro per tutta la giornata così, io e mio figlio, eravamo a casa da soli. Volevo finire un po’ di lavoro in mattinata, qualche faccenda casalinga, pranzo e poi, mentre lui faceva i compiti, io sarei andata a correre. Dovrei correre una mezza maratona la prossima settimana a Edimburgo e non ho avuto molto tempo per allenarmi. Troppo lavoro e alcuni problemi di salute mi hanno impedito di seguire il programma scritto. Posso sicuramente arrivare al traguardo, lo so, ma ho pensato di fare un bel 15 km solo per la mia testa.

“Mi porti fuori in bici oggi pomeriggio?” Ok, lo devo ammettere: il mio primo pensiero quando Evan mi ha chiesto di uscire con lui fu “il mio allenamento!” Lo so, sparatemi. Gli ho chiesto se voleva seguirmi nell’allenamento. No, ha detto, voleva andare al parco con la bici. Se avete un bambino sapete che, di solito, hanno un piano già in testa. Con mio figlio ho visto che va in ansia se il piano che tiene nella sua testa non corrisponde alla realtà. Così ho imparato a chiedergli esattamente cosa ha in mente. “Voglio giocare con i bambini al parco …” Chi potrebbe mai rifiutare una richiesta del genere da questo bambino dolcissimo?

Evan at Running Festival

Evan al Running Festival

Ho deciso che mi sarei vestita per correre, portarlo al parco, e poi correre se si fosse creata la situazione. Il parco si trova a un chilometro dalla nostra abitazione e lui mi ha seguito in bici.  Abbiamo fatto un giro intorno al perimetro del parco per vedere quanta gente c’era e che attività facevano. C’era un gruppo di pakistani che giocava a cricket e lui li ha guardati giocare per un po’. Non c’era molto movimento, più che altro perché  i giocatori venivano interrotti da telefonate al cellulare e il gioco si fermava. Così siamo passati nella zona fitness del parco.

Jungle Gym

Jungle Gym

Con il GPS sempre accesso, abbiamo corso tra gli ostacoli per vedere chi era in grado di correrli più velocemente. C’è un’altalena bellissima sulla quale possono salire anche gli adulti. Evan ha cominciato a giocarci con alcuni bambini e io sono tornata sul percorso con gli ostacoli.  Ad un certo punto uno dei ragazzi si è ricordato  di avere una palla,  così è iniziata una partita di calcio ed Evan si è felicemente perso nel gioco. Ho deciso che questo era il momento perfetto per  iniziare a correre. Gli ho fatto sapere che sarei stata sulla pista ciclabile proprio accanto al suo campetto di gioco. Non era un anello lungo, forse 400 metri, ma ho potuto tenerlo d’occhio e lui, a sua volta, poteva sempre vedere dove mi trovavo. Dovevo solo continuare a muovermi come un criceto!

run_play

Così lo vedo sempre

Siamo rimasti fino al tramonto quando l’aria si è rinfrescata. Tornando a casa ho guardato il GPS e ho visto che avevo coperto 11 km di movimento +++  avevo un bimbo felice. Probabilmente la mia prestazione sulla mezza maratona non sarà un granché ma, mentre sarò sul percorso di gara, potrò ricordare la bella domenica trascorsa sette giorni prima con mio figlio.

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