Ironman Nice 70.3 (Racconto di gara)
L’anno scorso, quando ho finito Ironman Emilia Romagna, mio marito ha fatto sapere che per il 2018 un Ironman non doveva essere inserito in calendario. Gli allenamenti richiedono molto tempo anche dalla famiglia e loro (lui!) voleva un anno di pausa. Ha comunque detto di sì ad una mezza, così ho cercato una molto sfidante e l’ho trovato: Ironman 70.3 a Nizza, in Francia.
Era una gara nuova sul calendario IM e sede dei campionati del mondo 70.3 nel 2019. Ho guardato il percorso e ho visto la bici sarebbe stata molto impegnativa. Il percorso si arrampicò sulle colline, passando sul Col de Vence a 1000 metri . Il dislivello totale sarebbe di 1367 metri … e poi la mezza maratona! Su carta (o meglio sullo schermo del mio computer) sembrava fattibile, dovevo solo iniziare subito con gli allenamenti. Certo.
Durante la primavera non mi sentivo benissimo. Niente di specifico, solo stanchezza e svogliatezza, ma aveva un forte impatto sugli allenamenti. Non riuscivo a capire il perchè, tranne la semplice vecchiaia. Alla fine sono “guarita” seguendo un piano nutrizionale specifico prescritto da un medico-iridologo. Ci sono voluti due mesi di sforzi concentrati per invertire la direzione che stavo prendendo. Durante quel periodo ho cercato di rimanere attiva e continuare ad allenarmi, ma sapevo che qualsiasi uscita di nuoto, bici o corsa doveva essere breve. Non più di sessanta minuti. Sentendomi meglio all’inizio di agosto ho aumentato il chilometraggio con alcuni sessioni più lunghe. Sapevo che IM Nice 70.3 sarebbe stata una gara davvero difficile e probabilmente sarei proprio in fondo alla classifica. Vi assicuro che alla mia età non ha più importanza! Per questo giro mi bastava arrivare al traguardo.
Nuoto 47:24: La gara è iniziata alle 7:00 con una partenza progressiva. Mi sono inserita nel gruppo dei 39’00” poiché era il mio ultimo risultato ad una gara al lago di Garda sulla stessa distanza. L’alba sul mare era incredibile con sfumature arancioni, che sfortunatamente lasciavano intravedere cappe bianche sulle onde agitate. Soffro facilmente di mal di mare ma ho pensato, dai, solo 1900 metri ed è finita!
Ho camminato lentamente nell’acqua calda e mi sono tuffato nel mondo colorato più incredibile. Il mare era un bellissimo azzurro turchese brillante con pesciolini minuscoli che sfrecciavano davanti agli occhi. Il mondo sottomarino era così bello che non vedevo l’ora di rimettermi il viso in acqua dopo ogni respiro laterale. Ho trovato subito un buon ritmo di bracciata. Dato che mi sembrava facile, sapevo che la corrente era a favore ed il peggio doveva ancora venire. Quando arrivai alla prima boa per girare a sinistra, le onde erano più difficili da navigare. Sono stato attenta con il respiro per non ingoiare l’acqua di mare.
Girando di nuovo a sinistra alla seconda boa per completare il rettangolo era ancora difficile navigare tra le onde. Con il passare dei minuti sembravano essere ancora più agitate. Sentivo la nausea salire ma mi sono convinta a non pensarci e continuare.
Per sbaglio avevo lasciato l’orologio a casa, quindi, non ho visto il mio tempo del nuoto fino a dopo. Sono arrivato in 47:24 anche se questo include una rampa di circa 200 metri. Quarto su dodici nella mia age group. Sìì!
Bici: 04:32:53 Era dura quanto avevano pubblicizzato ma … è stato stupendo. Il meteo era perfetto. C’era un pezzo di 10 km in salita all’8% e ho visto tre donne che si erano tolti le scarpe per camminarla. Un giovanotto che piangeva sul ciglio della strada. Almeno quattro catene rotte ed alcuni atleti avevano bucato. Mi sono concentrata a pedalare senza preoccuparmi del mio tempo. Avevano un camion in cima alla collina pronto a caricare le biciclette di chi non fosse arrivato nel primo cancello di tempo impostato. Grazie a Dio ce l’ho fatta!
Ho crestato la collina, ho preso un po’ di acqua fresca ai rifornimenti e subito cercato un bagno. Non sono sicuro di quanto tempo ho passato lì dentro, ma volevo che fosse l’unica fermata, e così stato. Sono risalita in sella, ho mangiato un bel po’ e mi sono goduto la discesa. Dato che ero in coda alla classifica non c’era molto traffico. Ho visto due incidenti in bici davvero terribile, atleti che andavano velocemente su curve taglienti. Veramente inutile dato che non erano fra i primi. Basta un secondo di disattenzione per fare dei danni. Arrivando in T2 mi sono sentita bene. Pensavo di essere veloce ma il cronometro dice sempre di no, haha!
Corsa 02:50:57: Sapevo che la mezza maratona sarebbe stata dura. Non mi ero allenato molto e avrei dovuto camminare molto. Infatti, è stato terribile. Era così caldo. E umido. Caldo e umido è la combinazione peggiore per la corsa, almeno per me. Ho iniziato con le migliori intenzioni ma ero già in difficoltà dopo pochi chilometri. Dopo il primo giro da 10,5km ho ricorso a 100mt camminando alternato con 100mt di corsa – solo per arrivare alla fine.
Avevano docce fredde sul percorso e le usavo ogni volta che ne incontravo una. Ho bevuto il più possibile, assicurandomi di non prendere troppi liquidi. Ad un certo punto (12km?) parlavo con un’altra donne che sperava di arrivare nel tempo limite. “Se non si arriva per un solo minuto, non ti danno la medaglia …” Beh, qui è dove si capisce che la MENTE è fondamentale per lo sport. Ho tirato fuori tutto quello che avevo (poco!) e l’ho lasciata indietro creando un gap di 10 minuti. Negli ultimi 5 km ho versato qualche lacrima, mi sono domandata sul perché di quello che stavo facendo , poi di colpo ero al traguardo. Alla fine ho ricevuto la mia medaglia. 🙂
Tempo finale: 8:26:52
Posizione Age Group: 9/12
Non rimpiango di aver partecipato a questa gara. Ho avuto esattamente quello che stavo cercando: un percorso super difficile e un modo per riavere la motivazione che mi mancava da tempo. Fatto e fatto!