L’Integrazione negli sport di Endurance
Una delle domande che mi viene fatta spesso è se io prendo integratori oppure se li raccomando nella preparazione di una gara. Dal modo col quale viene posto il quesito si comprende benissimo cosa cercano. Vogliono sapere se sono a conoscenza di un prodotto magico, tipo la Kripotonite, che li farà nuotare, pedalare e correre più forte di sempre con un minimo sforzo.
Ecco, ve lo dico subito: non ce l’ho. L’energia di una persona è una combinazione di una moltitudine di fattori che includono le ore (e qualità) di sonno, la qualità (e quantità) dell’alimentazione quotidiana, per non parlare di come conduciamo la nostra vita e gestiamo lo stress. Per sapere se, quando e come prendere un integratore bisogna studiare la persona. L’integrazione dovrebbe aiutare a colmare carenze nutrizionali che sono difficili da risolvere con la sola alimentazione. Due esempi: prendo una pastiglia di vitamina D durante l’inverno. Evidentemente passo troppe ore dentro lo studio da novembre a marzo e, attraverso le analisi del sangue, vedo i miei livelli di vitamina D calare moltissimo. D’estate, invece, la sospendo perché con il nuoto in piscina o al mare all’aperto e le ore passate fuori l’assorbo in modo naturale senza bisogno di integrazione.
L’altra integrazione la faccio durante i periodi di massimo carico in vista del triathlon di lunga distanza (mezze e full). Aggiungo una quota proteica dopo gli allenamenti più lunghi come suggerito nel libro dell’allenatore Joe Friel “Triathlon Science”
“Secondo le ultime ricerche sul recupero, potrebbe anche essere una buona idea includere dopo un allenamento assumere delle proteine in forma di bevanda o cibo. Circa 10 grammi (40 calorie) è probabilmente adeguato…”
Personalmente l’ho provato e, mentre concordavo con la teoria, l’esperienza pratica non è stata molto soddisfacente. La finestra di tempo che Joe Friel indica per consumare questa quota proteica è di trenta minuti dopo un allenamento. Ho provato in tre modi:
– Con il cibo. Trenta grammi di prosciutto crudo sarebbe la quantità indicata. Il problema è che spesso dopo un allenamento molto lungo in bici o correndo non ho proprio fame. Sete sì, fame no. Se arrivo a casa e mio marito ha già cucinato posso essere convinta di mangiare entro i trenta minuti ma altrimenti sfuma il momento.
– Con Isodrops. Non sono sponsorizzata dall’azienda Isodrops ma quando mi hanno chiesto se volevo provare il prodotto ho accettato volentieri. Mi hanno mandato delle bottigliette di 250ml in due gusti. La cosa positiva è che dopo aver pedalato per cento chilometri in bici, per bere una bottiglietta di Isodrops (assumendo 15 grammi di proteine) impiego circa quindici secondi. Disseta mentre compensate la quota proteica post allenamento. Di negativo ha l’odore forte di vitamina B12 (1,75 mcg) e contiene edulcoranti. Ma se queste ultime considerazioni non vi coinvolgono, potrebbe essere anche per voi un prodotto da provare.
– Varie polverine proteiche. Ho provato di tutto, dalla soia alla whey alla hemp. Sarà che sono troppo sensibile nel tratto intestinale ma dopo un’ora di tempo mi si gonfia la pancia e comincio ad avere problemi di digestione. Così li ho definitivamente abbandonati.