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Motivazione nello sport

Un tuffo nel lago...

L’ultima volta che abbiamo incontrato la nostra eroina, era intenta a preparare diligentemente la 70.3 di Pescara. Era consapevole di avere solo 8 settimane per allenarsi che sono poca cosa per chi debba affrontare 1,9 km di nuoto, 90 in bici e 21 di corsa tutti d’un fiato. Era determinata a fare del suo meglio comunque. Lavoro e famiglia avevano assorbito la maggior parte delle sue giornate durante l’inverno, così decise di non pensare alla gara ma di fare un allenamento per volta. Il suo obiettivo, il 12 giugno, era quello di completare il percorso nel tempo massimo di 8 ore (sempre questo 8…).

Così, in sella  alla bicicletta, faceva lunghi giri; si tuffava in piscina, anche se odiava il cloro; prestò maggiore attenzione alle sue abitudini alimentari perdendo un chilo. Il suo entusiasmo, però, vacillava e, ogni tanto, doveva trovare nel suo profondo l’energia giusta per proseguire.  In qualche modo il giochino stava funzionando anche se, dopo un allenamento in bici particolarmente duro, aveva giurato a se stessa che sarebbe stata la prima e ultima volta a gareggiare su questa distanza (per il resto della sua vita, aggiunse…).

Ma poi accadde qualcosa che cambiò le carte in tavola.

Pubblicarono i pettorali di gara.

A lei era stato assegnato, ufficialmente, il nr. 110.

Volò subito con la fantasia e si ritrovò sulla linea di partenza con il pettorale bene in vista. I chilometri in bici e il cloro della vasca erano passati in second’ordine. Ormai la sua attenzione era calamitata dal conoscere tutto delle altre concorrenti: i loro primati, i risultati nelle altre gare e, soprattutto, le date di nascita. Era in completa fibrillazione nell’identificare le F50, le donne della sua categoria. Ma quando iniziò a sentire le “farfalline” nello stomaco, tipiche della sindrome pre-competitiva, si rese conto che stava esagerando e che non poteva continuare in quello stato emotivo per altri 14 giorni. Non c’è niente come una gara per mettere un po’ di fuoco sotto il sedere!

Mi chiedono spesso come fare per mantenere alta la motivazione nella corsa, negli allenamenti. Conosco molte tecniche ma la più efficace è quella di segnare sul calendario una data con un evento preciso. Sì, sì, la salute, il controllo del peso, blah, blah … ma, così come ho bisogno di una scadenza per il mio lavoro, allo stesso modo mi serve una gara per i miei allenamenti. È per questo che non sono mai stata in grado di allenarmi esclusivamente in palestra. E’ vero che, magari, tonifico qualche muscolo un più…ma poi cosa succede? A volte, quando sono seduta nella mia bella casa, pronta a fare nulla, mi basta sapere di avere una gara che mi aspetta per dare un senso ai miei allenamenti e invogliarmi a varcare l’uscio di casa.

Dopo che sono andata fuori di testa per mezza giornata, con il  pettorale nr. 110, mi sono riportata nella realtà della mia vita di tutti giorni. Avevo avuto solo 8 settimane per prepararmi a questo Mezzo-Ironman. Avevo fatto degli ottimi allenamenti mentre continuavo a lavorare e prendere cura della mia famiglia. Il mio obiettivo rimane quello di arrivare nel tempo limite di otto ore. Ma se, il 12 giugno, non sarà la mia giornata, ho intenzione di festeggiare semplicemente per essermi presentata alla partenza. In ogni caso ho già segnato sul calendario la data della mia prossima gara

  1. erica Rispondi

    eh…bella verità…buttata in faccia con i tuoi soliti modi gentili ma diretti!! blah blah…tutte scuse le mie e quella che preferisco è : non amo la competizione!! certo l’unico modo di perdere la gara è non partecipare!…grazie Julia, ti seguo a distanza ma non ti mollo!! sei un grande esempio come donna, mamma e le altre mille cose che sei in una!!

  2. ANNA IMPROTA Rispondi

    Si carissima Julia , condivido (oltre che la categoria MF50) anche tutto quello che dici (solidarietà femminile), Mi piace mettermi in gioco con nuove sfide . Ma è anche importante correre per puro divertimento. Sabato scorso ho corso a Troia(FG) per una piccola gara di beneficenza , eravamo in pochi ma ci siamo divertiti tantissimo. Correre per me è anche questo.

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