Pianificare la stagione in quattro passi
Lo so, si aspettava da un momento all’altro, ma quando a metà mese è finalmente arrivato il freddo, mi ha colto di sorpresa. Ero troppo abituata a quel clima semi tropicale che permeava la nostra penisola dal mese di settembre. Venti caldi, innaturali, quasi inquietanti. Ma quando sono cadute le prime gocce di pioggia e la temperatura è crollata, ho tirato un sospiro di sollievo. L’inverno era tornato .
Con il netto cambio di clima sento di poter pianificare la stagione di corsa, da qui fino alla primavera. Mi piace prendere carta e penna per tracciare il mio percorso in quattro passi:
I – scelgo la gara clou. Conosciuta, anche, come la gara “A”, è l’obiettivo principale del macro-periodo. Che sia un’avventura, come la Spartan Race, o la classica maratona primaverile, deve farmi sognare per tutti i mesi invernali. So già che passerò ore in internet alla ricerca di informazioni utili alla preparazione, all’alimentazione, ai consigli prima di una gara di corsa. Insomma, a tutto quello che mi consenta di avvicinarmi all’evento nelle migliori condizioni possibili e… sempre fantasticando.
II – pianifico gli allenamenti. Non un piano definitivo ma una traccia verso la destinazione. Sapendo che, dalla partenza all’arrivo, il percorso può cambiare. L’importante è avere sempre la bussola in mano per orientarmi. Ci saranno alcuni punti fermi, come il carico di lavoro e la partecipazione ad altre gare di collaudo, con l’obiettivo di arrivare alla fine della stagione in forma e pronta.
III – organizzo il viaggio. Non quello metaforico ma quello vero! La regola vuole che prima si prenota più si risparmia. Dall’iscrizione del pettorale alla stanza d’albergo, prenoto tutto in anticipo. Rimane un punto fermo sul calendario e una motivazione in più per allenarsi con impegno.
IV – trovo il mio tempo. Organizzare la giornata tra la famiglia e il lavoro diventa sempre più complesso. Aggiungendo la corsa si è obbligati a fare delle acrobazie all’interno delle ventiquattro ore. Sono qui a testimoniare che è possibile “trovare” il tempo. Basta volerlo davvero.