Tenendo il sistema immunitario in salute
Tocco ferro, uno, due, tre volte… non mi ammalo da più di un anno. Non ve lo nego, ho un po’ di fifa a dirlo troppo ad alta voce perché una nuova forma di influenza potrebbe svilupparsi in Oriente, piombare nel mio fisico e così chiunque potrebbe commentare: “Visto? Non sei poi così immune!”. Ma toccherò ferro una volta di più e vi dirò del mio anno.
Non ho beccato una delle febbri che sono circolate in giro. Vi ricordate quella di gennaio? Tutti a letto con alte temperature per un mucchio di giorni. Io ho continuato ad allenarmi all’aperto, sotto la pioggia e la neve e mi sono sentita stupendamente. Poi è stata la volta di un pazzo virus intestinale verso giugno. Una visita continua alla toilette, per tutto il giorno, se capite la battuta. Poi, chi ha voglia di ammalarsi nel bel mezzo dell’estate? E’ deprimente. In ogni caso, manco a quella ho permesso di entrare.
Sebbene mi sia tuffata nel mar Ionio a capodanno, corso a piedi e in bici per chilometri e chilometri, nonostante mi sia allenata per due maratone (che ho portato a termine), anche se ho partecipato a due mezzi Ironman e a quello completo di luglio, non ho avuto un raffreddore, il naso chiuso o la gola che raspava.
Non faccio niente di speciale per tenere intatto il mio sistema immunitario. Di regola non prendo integratori né bevo frullati verdi. Ma se esamino alcune delle mie abitudini sono del tutto certa che siano loro a sostenere il mio sistema immunitario e permettermi di stare in salute per tutto un anno di fila.
A casa nostra il termostato è tenuto a livello “basso”
E’ novembre e non ho ancora acceso il riscaldamento. Usiamo un deumidificatore per tenere lontana l’umidità, ma nell’ultimo mese la temperatura è stata di circa 18°C. Non abbiamo freddo, al massimo indossiamo delle calze spesse per andare a letto. Non appena la temperatura scenderà accenderò il riscaldamento per mitigare il freddo, ma per ora la temperatura davvero è confortevole per tutti noi. Non ho mai letto un articolo che questo possa aiutare in qualche modo il sistema immunitario, ma sono convinta che lo sia, che non avere ad esempio una drastica escursione termica tra il “fuori” e il “dentro” sforzi il mio fisico ad adattarsi e aiuti il mio metabolismo a lavorare come si deve.
Abbiamo un buon piano nutrizionale
Non è perfetto, è migliorabile, ma spessissimo cucino tutto fresco e servo verdura cruda nei nostri pasti di famiglia. Perfino i miei figli hanno capito che possa bastare un dolce fuori alla settimana e così abbiamo meno zucchero in casa.
A letto presto… una volta alla settimana
“Presto” significa alle 20.30, considerando che quella è l’ora in cui la grande maggioranza degli italiani si siede a tavola per la cena. Ogni mercoledì ceniamo un’ora prima, lasciamo spenta la televisione e andiamo a letto con un libro. in genere non ci vuole molto prima che io mi abbandoni tra le braccia del sonno, spenga la luce ed entri in uno stato onirico per tutta la notte.
Un sonnellino quando ci vuole
Con sonnellino (pisolino per chi abita al Nord e pennichella per chi gravita verso Roma) intendo una dormitina veloce, non più lunga di una mezz’ora. Anche una ventina di minuti possono andare bene. Ho un metodo tutto mio di prendere il braccio destra, appoggiarlo sugli occhi e isolarmi dalla luce. Programmo il countdown sul mio iPhone sul tempo che desidero riposarmi (dipende da quanto tempo ho e di quanto riposo ho bisogno). Se davvero ho bisogno di riposo, non appena chiudo gli occhi mi sentirò leggermente stordita, come ad avere un lieve capogiro, ed entrerò nello spazio nero. Riesco a farlo ovunque. Casa è certo il posto dove mi viene più facilmente, ma so che alcuni di voi sanno che riesco anche a fermarmi in macchina in un luogo sicuro, chiudermi dentro e… ciao, almeno per venti minuti. Mi sveglio rinfrescata e pronta ad affrontare il resto del pomeriggio.
Mi prendo il mio tempo quando mi sento spenta
Sono piuttosto in sintonia con il mio fisico, così riesco a sentire quando sono un po’ stanca o non mangio correttamente, piuttosto che qualcosa si sia squilibrato dentro. Quando sono così, del tipo: “ahia, sta accadendo qualcosa”, la prima cosa che faccio è prendere tutti i miei programmi di attività fisica e segnarli per i giorni successivi. La gran parte degli atleti arranca in un qualunque allenamento, specialmente quando si trova a ridosso di un importante evento. Invece, io ho scoperto che è meglio per me presentarsi in salute a un evento anche se ho dovuto saltare qualche allenamento, piuttosto che arrivare stanca ma con la collezione completa delle sedute di preparazione. Così vado a letto presto consecutivamente per qualche giorno per riposare il mio fisico e aiutare il mio sistema immunitario ad affrontare al meglio ogni cosa dentro cui mi io mi butti.