Per mio lavoro trascorro una buona parte della giornata davanti al computer. Quando scrivo articoli o note da pubblicare, quando rispondo alle varie richieste di informazioni/aiuto sulla corsa, quando aggiorno questo sito. La giornata più lunga è quella nella quale scrivo le tabelle d’allenamento per i miei clienti privati. E’ un lavoro che richiede molta fantasia. Mi devo immaginare il cliente, la sua testa, dove vuole essere portato e come posso farlo nel modo più veloce possibile. E’ molto stancante e, alla fine della giornata, sono esausta. Ieri ancora di più. C’erano 35 gradi e anche se bevo litri d’acqua e ogni paio di ore mi faccio una doccia per rinfrescarmi, c’è poco da fare per evitare quella sensazione di totale svuotamento. Alle otto di sera ho deciso di andare a correre. Abito non lontano dal centro ma a solo 1km da casa inizia la campagna aperta e, d’estate, c’è sempre pochissimo traffico. Tirava una leggera brezza e ho iniziato a stare benissimo. Sentivo il corpo riacquistare energie e la mente rilassarsi. Ho guardato alla mia destra* e ho avuto questa visione…
…poi mi sono girata a sinistra per vedere questo…
I campi a sinistra erano tinti di rosa dal sole alla mia destra. In quel momento mi sono chiesta: ma come fanno le persone che non escono quasi mai? O quelli che non fanno nessun tipo di attività fisica? Io adoro correre, ma non sono una che insiste nel dire che tutti DEVONO correre. Sostengo che tutti dovrebbero cercare un’attività che li porti al piacere e ad appassionarsi per continuare a muoversi perché una volta che non ci muoviamo più…beh, sappiamo cosa succede. Ma tornare dal lavoro, magari dopo una giornata davanti al computer, e mettersi poi davanti alla televisione o chiudersi di nuovo dentro casa…come fanno? Perdono quel senso di benessere, perdono la sensazione del vento sulla pelle, perdono i tramonti color rosa.
*quando corro da sola porto sempre il telefono (con macchina fotografica incorporata)
E’ stato inserito il terzo asana della serie di Tite Togni, YogaXrunners: Trikonasana – il triangolo. Potete andare alla pagina specifica o direttamente alla scheda da
Il mio amico Marco Raffaelli ha fondato, insieme ad altri, un nuovo sito che si chiama Romacorre.it. Ha chiesto a me e mio marito Piero di rispondere ad una serie di domande, senza farle vedere all’altro/a. Andate a vedere il sito, e leggere le nostre riposte (che ho letto solo adesso!)
“Ho sempre sognato di vincere al Rolland Garros, ho sempre creduto in me, dieci anni fa come un anno fa, un mese fa come oggi prima del match. Questo significa che tutti, sportivi e non, possono raggiungere nella vita quello che sognano, quello che desiderano”.
Cosa è per lei lo sport? “Lo sport rappresenta un lato della vita, ti permette di esprimerti e ti da un grande senso di libertà. Ti permette di mostrare la tua personalità”.
Domani sera alle ore 18.00 a Pieve di Cadore nella sala pubblica TAI farò una presentazione del mio libro. La mattina dopo sarò presente anche per la gara “Un Fiore Rosso”. 6 km sicuramente incantevoli, visto che mi troverò in mezzo alle montagne più belle del mondo!
E’ già in edicola la rivista Correre di giugno. Il mio articolo di questo mese si intitola “Meditando, correndo”. Mi è piaciuto molto scriverlo, spero che vi divertiate a leggerlo!