Atteggiamento e Sforzo
La settimana scorsa ho avuto un piccolissimo attacco di panico. Già la mattina durante i miei quindici minuti di meditazione sentivo che qualcosa non andava. Ero seduta sul bordo del letto con gli occhi chiusi ed invece di un momento di calma e pace avevo centinaia di pensieri che volavano in testa. Fra questi c’era la lista di lavori non completati ad agosto, l’anno scolastico di mio figlio che iniziava, un evento che preparavo con date di consegna imminenti, clienti nuovi da curare ed altri da archiviare e la nostra casa disabitata da un mese da rispolverare. Poi, infine, un Ironman da gareggiare fra venti giorni. Gulp. Sentivo le farfalle già nella pancia.
Mentre avevo gli occhi chiusi riuscivo a gestire i pensieri anche se mi bombardavano come cometi. Con gli occhi aperti diventava impossibile. Troppi sensi tutti insieme? Chissà. In ogni caso, i miei attacchi di panico sono molto lievi e richiedono solo qualcuno che mi ascolta e una spalla su cui piangere. Questa volta era di mio marito. (Love you, honey!)
Mentre mormoravo fra le lacrime mi rendevo conto che sarebbe stato sufficiente togliere la gara e tutto sarebbe tornato normale. Perciò, se il nervosismo per la gara fosse il problema come procedere vivendo normalmente le prossime settimane (e altri eventi futuri simili)?
La risposta è arrivata inaspettatamente durante uno degli ultimi allenamenti in bicicletta. Ero sola per centoventi lunghissimi chilometri. Ascolto dei podcast con le cuffie comunque e quella mattina per compagnia avevo uno psicologo dello sport che parlava di varie problematiche durante la preparazione di una gara importante.
“The only thing you can control in a race is ATTITUDE and EFFORT“, diceva in inglese con accento Australiano 😉 Tradotto: Le uniche cose che si possono controllare in gara sono il vostro atteggiamento e lo sforzo che mettete.
Tutto questo lo so già e lo ripeto spesso ai miei atleti. Attitude in gara per me significa stare tranquilla e sapere che devo solo fare un passo per volta. E’ obbligatorio rimanere sempre positiva e ricordare che sono su un percorso di gara per divertirmi. Devo fidarmi degli allenamenti fatti e che fino ad adesso non mi hanno mai traditi. Devo ricordare quanto sono fortunata essere in buona salute e, per questa volta, senza troppi acciacchi.
Effort è un po’ più difficile in quanto mi devo concentrare di più a mettere energia e sforzo. Ma lungo un percorso di 3.8km + 180km + 42.195 avrò tutto il tempo per distribuire bene le mie energie. Diciamo che darò il massimo. Non si può fare diversamente.