Consigli prima di pensare ad un Ironman
Lo scorso 23 settembre è stato organizzato il primo Ironman in Italia, quello con la “M” pallinata. Lo si aspettava da anni, dopo il debutto del 70.3 a Pescara nel 2011 progettato dello stesso marchio. Ed, esattamente come è lievitato il numero di triatleti appena dopo quella prima gara di Pescara, azzardo la previsione che, nel prossimo futuro in Italia, esploderà l’Ironman mania. Intesa come la distanza che prevede 3,8km di nuoto, 180km in bici e, a finire, 42,2km della maratona.
Pratico il triathlon dal 1997 e, in vent’anni, ho avuto modo di osservare la crescita, lenta ma costante, di questo sport in Italia. Per tale ragione mi spingo a fare una previsione sul fenomeno Ironman che vedremo negli anni a venire.
Non voglio pontificare, vorrei solo condividere con voi alcuni pensieri che mi sono venuti in mente in questi giorni post gara. Sì, le endorfine stanno ancora circolando!
Pensate di iniziare con lo sprint
Sembrerebbe ovvio provare la distanza sprint o quella olimpica prima di avventurarsi su distanze più impegnative. Eppure, quando l’ho suggerito, ho capito che quasi nessuno aveva contemplato questa prima soluzione. Non è necessario impiegare decenni per arrivare alla distanza dell’Ironman ma, se non provate quelle più corte, perderete una parte importante del mondo triathlon, forse quella più bella.
Imparate a nuotare
La maggior parte degli atleti Ironman di oggi sono bravi podisti o ciclisti che decidono di avventurarsi in questo mondo, pensando di affrontare la prova del nuoto con un po’ di pratica. Si affidano alla muta in acqua per un miglior galleggiamento. È una strategia destinata a fallire nel giorno di caldo estivo nel quale è vietato usarla. Investite del tempo (e soldi) in lezioni di nuoto, iscrivetevi ad un corso master o a un club di triathlon per migliorare lo stile e la tecnica di bracciata. Con una pratica regolare migliorerete l’efficienza in acqua e ci sarà un effetto allenante e positivo anche nelle altre due discipline.
Non una dieta ferrea ma un cambiamento di abitudini alimentari
Un amico che si è iscritto ad Ironman Emilia Romagna 2018 ha esordito con: “ora bisogna iniziare con una dieta ferrea, seriamente”. Seriamente dovrebbe, invece, rivolgersi ad un bravo nutrizionista sportivo che lo possa assistere nel cambiare le suoi abitudini alimentari. La dieta ferrea, magari, regge mentre sei sul divano. Quando “vi toccano” cinque ore in bici, dovete sapere cosa e quanto mangiare per rifornirvi di energie e non perdere massa muscolare. Se non mangiate abbastanza succede anche questo! Insomma, se il regime alimentare è sano e regolare non c’è bisogno di nessuna “dieta ferrea”.
Il triathlon può essere costoso ma è possibile farlo in economia
Il triathlon costa. C’è l’abbonamento in piscina, la muta, i costumi da bagno, i body, gli occhialini, la bicicletta, il meccanico, l’abbigliamento invernale ed estivo, il casco, le scarpe ciclistiche e da corsa, gli occhiali da sole, il computer da bici, corsa e nuoto, i rulli. Per non parlare del costo per iscriversi alle varie gare. E questi sono solo i primi oggetti che mi vengono in mente! Volendo è possibile, sicuramente, raddoppiare l’elenco.
Se iniziate con le distanze sprint e olimpico comprate una bicicletta di seconda mano, tanto per sperimentare e capire se questo mondo triathlon vi piace. Quando ne avrete certezza, investite in una bicicletta di qualità, da tenere per alcuni anni. Per il resto è sufficiente procurarsi un’attrezzatura “basic”, senza inseguire l’ultimo grido.
Assicuratevi che la famiglia vi sosterrà, “nella buona come nella cattiva sorte”
I partecipanti all’Ironman Emilia Romagna erano per l’89% uomini. Il giorno successivo alla gara ho notato che mogli, fidanzate e compagne degli atleti, con figli appresso, erano molto più stanche dei loro rispettivi Ironmen. Con questa gara anche per loro era finita la stagione e non vedevano l’ora di riposarsi.
Il tempo e l’energia che richiede la preparazione di un Ironman non è uno scherzo. Prima di iscrivervi sedetevi con la/il vostro compagno e parlate seriamente cosa significa per voi due la partecipazione a questa gara. E ricordatevi di ringraziarli per la pazienza e il sostegno perché, senza di loro, tutto questo non sarebbe possibile.