Correndo in vacanza
La settimana scorsa ho trascorso una settimana con mio padre in California per il suo ottantaseiesimo compleanno. Passare del tempo insieme è bellissimo, una settimana molto intensa. Sono già diversi anni che ritorno “a casa” per il suo compleanno e ormai la settimana è già pianificata. Ci sono gli stessi posti che amiamo visitare, lo shopping natalizio per la mia famiglia, i ristoranti dove lui ama mangiare.
Ho anche una mia routine personale elaborata. Il volo transcontinentale atterra sempre nel primo pomeriggio e arrivo a casa giusto in tempo per una cena molto presto. Cerco di tenere gli occhi aperti almeno fino alle 21:00 in modo che il jet-lag non scombussola troppo il ritmo di sonno. Inevitabilmente mi sveglio alle 4:00 e cerco di rimanere a letto per un’altra ora. Grazie al cielo per la caffetteria Starbucks a soli 500 metri da casa, già aperto per i lavoratori mattinieri! Mi infilo i vestiti da corsa, vado a prendere una tazza di caffè e uso il wifi gratuito per chiamare mio marito. Poi parto per la mia corsa mattutina.
Quando faccio una vacanza veloce come questa, utilizzo programma “Minimo Indispensabile” di corsa . Con il MI scegli un tempo o una distanza da correre ogni mattina prima che gli altri si svegliano. Il movimento quotidiano vi terrà in forma, aiutandovi (se c’è bisogno) al nuovo fuso orario e le pietanze abbondanti che ci concediamo (entro limiti ragionevoli) durante la vacanza. Per questa vacanza californiana ho scelto la distanza di 5 km per la mia corsa mattutina.
La casa è a pochi minuti da una pista ciclabile che si estende per dieci chilometri. Costeggia un torrente e ci sono vigneti dall’altra parte del sentiero. È in parte ghiaia, in parte asfaltato, con ponti in legno che attraversano il torrente andando verso ovest e a sud. E’ così diverso da dove corro a casa in Italia; non vedo l’ora che arrivi la mia corsa mattutina. Quest’anno portavo sempre il mio iPhone con lo scopo di trovare qualcosa di diverso da fotografare ogni mattina.
Bastava che cambiasse la temperatura di pochi gradi che tutto sembrava diverso. La luce era più brillante il lunedì, martedì c’era la brina sulle piante. mercoledì avevo caldo, il giorno dopo dovevo continuare a scaldarle dal gelo del mattino.
Ogni giorno interpretavo i cinque chilometri in modo diverso. Un giorno è stato un riscaldamento di 1 km e poi 4 x 1 km ad un ritmo medio. Un altro giorno è stato fartlek per tutta la distanza. L’ultimo giorno era una semplice corsa di 5 km.
Quando finivo tornavo a casa dove papà aveva già fatto il caffè per noi due. Con la tazza in mano chiacchieravamo sulle notizie del mattino e pianificavamo la nostra giornata insieme. In Italia sono tornato al mio programma di allenamento. Appena arrivata sono andata a correre una decina di chilometri con il jetlag addosso e devo dire che, pur essendo assonnata, mi sentivo più forte che mai. Ecco il potere di un programma “Minimo Indispensabile” durante una vacanza.
Bellissimo racconto. Anche io quando ritorno in Sudafrica a trovare i miei genitori mi piace correre lungo sentieri diversi dall’asfalto (dove corro in Italia :(). Lungo fiumi e attraverso boschetti. Purtroppo l’unico neo è che vivono a 1800m sopra il livello del mare, e siccome sono di Treviso, la differenza in altitudine mi massacra per qualche giorno! Mancanza di ossigeno!