La realtà cronometrica nel passare degli anni.
Quando i runners mi scrivono per allenarsi con me li chiedo prima di compilare un questionario. Le risposte mi forniscono con un sacco di informazione su di loro. Anche il modo in cui viene compilato ha un suo significato. Il numero di parole scritte, la scelta dei sostantivi, verbi ed aggettivi sono indizi nella loro personalità. Ma la cosa più interessante è scoprire il passato, presente e futuro di quella persona.
Quali sport hanno giocato da giovani? Sono sempre stati attivi? Come si sono allenati la settimana scorsa? Qual’è il loro obiettivo nel prossimo (o lontano) futuro?
Tutte queste informazioni mi dicono dove sono stati, dove sono ora e che cosa sperano di ottenere in futuro. Ultimamente ho ricevuto molte richieste da persone che avevano corso in passato per poi prendere una pausa (pianificata o non) e ora volevano tornare a correre. Mi scrivono perché non trovano più gli stessi ritmi e non capisco perchè dato che corrono lo stesso numero di chilometri. Nove volte su dieci il problema sta nell’età e il passare degli anni.
Vi dico tutto questo perché ieri ho ricevuto una richiesta da un signore un po ‘più giovane di me. Ecco un esempio del suo passato / presente / futuro.
Passato: Qual è il tuo maratona PR e in che anno l’hai realizzato? Risposta: 03:42:46 nel 2006
Presente: Elenca i tuoi allenamenti degli ultimi sette giorni. Risposta: Niente, non sto correndo in questo momento.
Future: Qual è il tuo obiettivo? Risposta: correre una maratona in 3:30:00.
Capite anche voi dove sta il problema? E’ davvero difficile spiegare a qualcuno che sono passati dieci anni e la possibilità di correre come quando avevano 20, 30 o 40 anni (non parliamo di migliorare) è molto poco probabile. Non impossibile ma improbabile. Ma ora ho una risposta migliore! Li mando sul sito di Marathon Guide che prende in considerazioni la vostra età e gli anni che sono passati per darvi l’equivalente del tempo ora e adesso. (Link QUI).
Digitate la distanza della gara, il tempo ottenuto e l’età che avevate in quel momento. Possiamo usare i miei tempi come esempio.
Quando avevo 38 anni ho corso la maratona di Parigi 3:51:46 (senza chip!). Anche adesso mi vengono queste idee da manicomio che devo allenarmi per tornare su quei tempi. E’ da pazzi, lo so! Devo essere cosciente che si matura, gli ormoni cambiano e anche il nostro stile di corsa e postura “si evolve”. Il rallentamento è naturale, ma non dobbiamo assolutamente scoraggiarci. Quando capisco che il tempo equivalente per una mia maratona oggi sarebbe intorno a 4:30:00 mi sento un po’ più ispirata a fare almeno un tentativo. Andate sul sito e provate anche voi ad inserire i vostri numero per vedere quale dovrebbero essere i vostri tempi di gara nel 2017. Vi darà quel pizzico di divertimento per allenarvi di nuovo con brio.